


Dopo l’annuncio di Gianluigi Paragone a candidato sindaco di Milano, in diretta tv su La 7 si moltiplicano le reazioni. “Uno che vuol fare il sindaco di Milano innanzitutto deve conoscere la storia della città che vorrebbe governare – dice il leader di Federalismo Sì Giuseppe Leoni – L’ondivago Paragone, dice di essersi accorto delle lunghe file alla mensa della Caritas, e per questo si sente votato a presentare la sua candidatura a sindaco della città”.
“Il mio invito a conoscere la Storia – prosegue Leoni – in particolare quella di Milano, a lui che di meneghino ha proprio poco, visto che le sue origini stanno più vicino al mare Jonio che al Ticino, si basa sul fatto che Milano è conosciuta in tutto il mondo, non solo per la moda e l’happy hour, bensì per la sua capacità di provvedere ai bisogni dei cittadini indigenti e affamati. Con grande carità il suo vescovo più celebrato, Sant’Ambrogio, nel Trecento era riuscito a sfamare la sua città, afflitta da una grave carestia che duro più di due anni. Infatti proprio in quel tempo fu coniato il detto che “chi a gira ul cüü a Milaa a gira ul cüü al paa” chi si allontana da Milano rischia di non mangiare”. “Dunque caro Paragone – conclude Leoni – Milano non ha bisogno di apprendisti stregoni ondivaghi ma di una persona che incarni la volontà e i bisogni, non solo dei milanesi, ma di tutta quell’area metropolitana che ormai Milano comprende”.
Paragone è l’ex per eccellenza, ex Lega Nord, ex Lega Salvini, ex grillino etc. Uno pronto a tutto pur di apparire. Quando era direttore del quotidiano La Padania, su di lui girava voce che fosse disposto a un finto gossip con Simona Ventura, allora star de L’Isola dei famosi”, per andare sulle prime pagine dei rotocalchi. Ma poi forse la Ventura non gradì e la proposta cadde nel vuoto. Una bella sfida di credibilità!
Speriamo che anche questa della candidatura a sindaco della grande metropoli sia una boutade da gossip!
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