Ognuno di noi ha ormai un punto fermo: la scelta di essere sostenibili sia a livello individuale che collettivo. E’ una scelta basilare per la sopravvivenza della Terra e per lo sviluppo futuro di tutti noi.
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Nel mondo ogni anno si tagliano 15 miliardi di alberi e se ne piantano solo 5: questa strada del disboscamento e sfruttamento agricolo indiscriminato porta alla desertificazione e alla estinzione animale e vegetale.
I rifiuti inquinano il Pianeta, la loro permanenza sui terreni avvelena tutto l’ambiente, hanno un costo, occupano spazio, occorrono persone e denaro per il loro trattamento. Lungo le strade, sulle spiagge, nei boschi troviamo rifiuti sparsi ovunque. Si assiste purtroppo, quando i rifiuti diventano troppo “pesanti” per chi ci vive vicino, ad interramenti e roghi degli stessi.
Ed ancora: cittadini insensibili talvolta in sintonia con amministrazioni non “virtuose” che abbandonano i loro rifiuti in luoghi non preposti.
In Italia ogni cittadino produce 489 Kg. di rifiuti all’anno.
Pensiamo all’acqua: imbottigliata in miliardi di contenitori della famigerata plastica, quest’ultima la ritroviamo nei boschi, nei fiumi, sulle spiagge.
Pensiamo ai tanti imprenditori che per risparmiare scaricano liquami delle loro aziende in maniera abusiva nei fiumi.
Dietro alla gestione dei rifiuti si affaccia purtroppo la manipolazione di qualcuno dedito al traffico ed allo smaltimento illegale dei rifiuti. Le ecomafie tentano (e tante volte ci riescono) di inserirsi nella suddetta gestione avvelenando i nostri territori.
La soluzione migliore passa attraverso la raccolta differenziata che molti Comuni ormai praticano con lo scopo del riciclaggio “circolare” dei rifiuti.
I Comuni secondo il D. Lgs. 156/2006 debbono stabilire le modalità della raccolta dei rifiuti e le relative misure di tutela sanitaria.
Il riconoscimento di una maggiore autonomia agli amministratori locali da parte del Governo centrale sulle problematiche ambientali sarebbe un giusto premio alla loro capacità di risolvere le criticità dei territori.
Il cittadino che vive il suo territorio deve essere consapevole che ha il diritto di avere l’ambiente pulito anche per evitare conseguenze negative sulla salute. E di fronte alla inattività di certe amministrazioni ha il diritto ed il dovere civico di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli organi preposti per una migliore coscienza ecologica.
L’uomo dei tempi moderni ha voluto dominare sull’ambiente ma niente può fare contro le forze della Natura che si ribellano. La Natura offesa e violata ha portato ad un innalzamento di una temperatura media del Pianeta di 0,98 gradi che provoca manifestazioni metereologiche estreme (alluvioni, allagamenti, trombe d’aria).
L’unica soluzione è quella di imparare a convivere con la Natura, rispettandola e preservandone le caratteristiche che ne mantengono l’equilibrio. Oggi l’Uomo deve tornare alla precedente relazione che aveva con la Natura, sentendosi parte dell’universo a cui appartiene.
La celebrazione dell’Uomo legato indissolubilmente alla Natura la si trova già nel Cantico dei Cantici di San Francesco d’Assisi. Egli già 750 anni fa affermava che andava trattata come una sorella e chiamava fratelli tutti gli esseri del Creato perché come l’uomo sono opere di Dio.
Nonostante sia stato scritto nel Medio Evo il Cantico deve essere considerato un testo per riflettere su come dobbiamo conservare la Terra; finalizzato a come dobbiamo vivere in pace ed in armonia con l’ambiente. La natura, essendo meraviglioso dono di Dio al genere umano deve essere mantenuta e protetta con estrema cura. Il pensiero è molto attuale e da tenere a mente: la nostra Madre Terra va tutelata ed amata, mai aggredita.
Infatti la bontà del Creatore verso gli abitanti della terra si sviluppa nella bellezza e nella varietà del Creato. Nel contesto del Cantico di San Francesco ci si può trovare a proprio agio ogni “ecologista”; infatti esso è comprensibile a tutti, credenti e non.
Nominato Protettore dell’ecologia, San Francesco attribuisce agli elementi della natura il potere di donare la vita e il benessere all’uomo. Un osservatore “ante litteram” delle condizioni del Pianeta, ispirato dal Divino.
“Laudato si’ mi’ Signore / per sora nostra matre terra / la quale ne sustenta et governa / et produce diversi fructi con flori et herba…”
Valentina Vangelisti
Fonti: www.skuola.net; www.enelgreenpower.it; www.ambientalisti.it; San Francesco d’Assisi; Il Cantico dei Cantici
Categorie:Ecologia